
Ardesia ligure – La famosa ardesia della Val Fontanabuona
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L’Ardesia ligure e l’ardesia della Val Fontanabona. Una storia più che millenaria.
Lavorare l’ardesia è un’arte che si tramanda da generazioni in Liguria. Questa professione artigiana è diffusa soprattutto nell’entroterra ligure.
La lavagna della 🏫 scuola, terrore e divertimento dell’infanzia, il tavolo da biliardo, iniziazione alla vita adulta e soprattutto il grigio dei tetti di Genova, splendenti in un giorno di tramontana.
Per questi e molti altri ricordi, bisogna ringraziare i minatori della Val Fontanabuona, che da tempi immemorabili estraggono l’ardesia dalle cave, il nero simbolo dell’architettura ligure.
L’attività estrattiva è attestata in queste zone sin 📜 dall’ epoca romana. Numerose famiglie di contadini-cavatori hanno sfruttato, nel corso dei secoli, le potenzialità di questa pietra.
Era lavorata ed impiegata per pavimenti, rivestimenti, manufatti per l’arredo, magnifici portali intagliati e scolpiti, che oggi possiamo ammirare semplicemente passeggiando tra i vicoli dei borghi liguri, sia a Levante che a Ponente.
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Le vallate del Parco dell’Aveto recano invece, evidenti, i segni di una attività mineraria che ha inciso fortemente sull’economia sul paesaggio.

In Val Graveglia è possibile vivere una splendida avventura grazie al Museo di Gambatesa, una miniera di manganese operante sin dal 1877, ancora oggi in funzione, ed aperta al pubblico.
E’ l’esempio del duro, ma delicato, lavoro svolto dagli uomini per trarre sostentamento anche dal più recondito cuore della pietra.
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L’Ardesia della Val Fontanabuona – Oggi
L’attività estrattiva si svolge due giorni alla settimana, mentre quelli restanti sono a disposizione per le visite del pubblico.
Un trenino a scartamento ridotto percorre alcuni chilometri di cunicoli, permettendo un’immersione totale e partecipativa nell’oscuro e misterioso mondo dei minatori e del loro lavoro.
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➡ La miniera di Gambatesa
La Miniera di Gambatesa è attiva dal 1887, ed è stata per anni una delle miniere di manganese grandi d’Europa. Oggi, la modesta attività estrattiva ancora in corso, non è sufficiente a mantenerla in vita.
Così per volontà dell’Ente Parco dell’Aveto e della direzione della Miniera, è stata appositamente attrezzata e offre entusiasmanti visite turistiche e didattiche.
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