
Val d’Aveto cosa vedere – La guida Completa!
✅ Prima di iniziare con Val d’Aveto cosa vedere, ti lasciamo alcuni link davvero interessanti riguardo la Val d’Aveto e l’entroterra ligure. Dai uno sguardo! 😉
- Le sagre e le feste in Val d’Aveto, sempre aggiornate
- Come arrivare a Lovari, frazione di Rezzoaglio
- Cosa vedere nell’Entroterra di Chiavari
- Le più belle gite nell’Entroterra ligure di Levante
- I borghi da non perdere nell’Entroterra Ligure
- Dove dormire negli Hotel in Val d’Aveto
Val d’Aveto cosa vedere (e cosa fare) – La guida Completa alla valle più bella dell’Entroterra ligure di Levante!
Venite con noi alla scoperta della Val d’Aveto, la splendida valle nell’Appennino Ligure che si snoda lungo il corso del fiume Aveto, caratterizzata da paesaggi e luoghi che sembrerebbero quasi.. più alpini che appenninici!

La Val d’Aveto è uno dei fiori all’occhiello della Liguria, facilmente raggiungibile sia da Genova che dalla riviera in circa un ora e mezza, con splendidi borghi montani – come Rezzoaglio e Santo Stefano d’Aveto, panorami mozzafiato e tantissime strutture ricettive.
Val d’Aveto cosa vedere e cosa fare: molte sono le gite da fare in Val d’Aveto, in giornata con i bambini o con gli amici, in uno splendido weekend fuori porta o per una vacanza più lunga.

Abbiamo selezionato per voi le cose che dovete assolutamente vedere nella vostra gita in Val d’Aveto: laghi, chiese, sculture incredibili, paesaggi, borghi e non solo.
C’è anche tanto sport e tempo libero: sci, escursioni, pesca, mountain bike, arrampicata, bagni nel fiume – ma anche gastronomia, shopping, picnic, sole e tanto relax, respirando aria buona..
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LAGO DI GIACOPIANE
Tra le tante gite in Val d’Aveto da fare assolutamente – anche in giornata – la prima che consigliamo è quella al Lago di Giacopiane, vicino Borzonasca, uno dei più bei laghi della Liguria.
Il Lago di Giacopiane, o meglio, i laghi di Giacopiane – perché in realtà sono due gli invasi artificiali – si trovano a circa 1000 m di altitudine.
Quello di sopra, è il Lago che viene detto di Giacopiane – mentre quello sotto si chiama, in realtà, Lago di Pian Sapeio.

Lo scenario in cui si trova il Lago di Giacopiane è di rara bellezza: è incastonato in una piana, circondata da foreste di castagni e faggi.
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E camminando per le sponde del lago, potreste incontrare anche i numerosi cavalli selvaggi della zona.
Se volete, è possibile praticare l’Horse Watching, insieme alle guide del Parco dell’Aveto.
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SAN MARTINO DI LICCIORNO
Restiamo a Borzonasca, a pochi chilometri dal Lago di Giacopiane, e ci spostiamo in località Sopralacroce.
Dal centro di Borzonasca, seguiamo le indicazioni dei cartelli stradali e continuiamo in direzione Caroso e Sopralacroce.
Vi portiamo alla scoperta di un luogo magico e incantato: stiamo parlando dei ruderi dell’antica chiesa abbandonata di San Martino di Licciorno, costruita nel 1298 in mezzo al bosco!
Dopo una passeggiata di una trentina di minuti avvolti dai colori e dal silenzio del bosco, si raggiunge questo posto unico, uno spettacolo misto di storia e di misticità.

Il sentiero che conduce ai ruderi di San Martino di Licciorno inizia in località Vallepiana, Frazione di Borzonasca.
Percorrendo la strada in auto, passato il cartello Vallepiana, sarete in pochi secondi sopra la chiesetta della frazione (foto 👇 sotto).

Vedrete, sulla destra, un cartello marone con l’indicazione del sentiero per San Martino, Zolezzi ecc. che passa proprio a fianco alla chiesetta.
Il sentiero contrassegnato da due righe rosse e passa nel fitto bosco, tra ponti e cascatelle.

Seguendo il percorso in direzione di Borzonasca, ben nascosta dalla vegetazione, circondata da un’aurea misteriosa e suggestiva, avvolta da un silenzio assoluto, apparirà davanti a voi ciò che resta dell’ antica chiesetta.
Prendete fiato, rilassatevi e godete ogni attimo di questa atmosfera davvero unica e irripetibile.
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ABBAZIA DI BORZONE
Val d’Aveto cosa vedere. Siamo sempre a Borzonasca non lontano da Sopralacroce.
Seguendo con l’auto la stessa strada di prima, deviamo però sulla destra dopo pochi chilometri, in direzione Zolezzi e Borzone, sino a raggiungere la splendida Abbazia di Borzone.
L’Abbazia di Sant’Andrea di Borzone era anticamente il perno del territorio circostante, grazie alla sua posizione strategica, sul lato destro della piccola valle del Rio Borzone.
Venne eretta nel 1184, in seguito a un disegno strategico e di controllo del territorio da parte della Repubblica di Genova che, con il decreto consolare del 1178, diede inizio all’urbanizzazione di Chiavari, per contrastare il potere egemonico della potente famiglia dei Fieschi.

I territori dell’entroterra divennero importanti dal punto di vista strategico: in quegli anni, erano infatti continue le lotte tra la Repubblica e i conti di Lavagna.
L’Abbazia di Borzone è uno dei tanti gioielli nascosti della zona: la strada è un pochino stretta, (tranquilli, non è molto trafficata) ma vale la pena arrivare sin qui.
Al di fuori della chiesa, c’è un cipresso monumentale davvero incredibile (foto 👆 sopra, sulla sinistra).
E se la trovate aperta, entrate e godetevi ogni dettaglio di questa meravigliosa struttura.
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VOLTO MEGALITICO
Dall’Abbazia, proseguiamo in direzione nord per una manciata di chilometri, dirigendoci in località Zolezzi, per vedere la scultura più incredibile – e controversa – di tutta la Liguria.
Stiamo parlando del Volto Megalitico del Cristo di Borzone, la più grande scultura rupestre paleolitica d’Europa e, probabilmente, la più grande al mondo.
Questa incredibile effige, raffigura appunto un volto umano scolpito nella roccia, alto circa 7 metri e largo 4.

Sin dal momento della sua (ri) scoperta, venne interpretata come il “Volto di Cristo”.
Sono davvero molte le questioni aperte riguardo questa effige, o meglio, le effigi: sarebbero addirittura due, una a fianco dell’altra.
Il Volto di Cristo è comodamente visibile seduti da una panchina, posta lungo la strada (Foto 👇 sotto). Non vi potete sbagliare, perché il punto panoramico è indicato con un cartello.

Dovrete solo sedervi e ammirare lo spettacolo davanti a voi!
▶ Prima di guardarla dal vivo, vi consigliamo di leggere il link qui sotto.
Troverete molte informazioni, dubbi e teorie che vi permetteranno di comprendere meglio questo luogo unico e incredibile!
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REZZOAGLIO
Da Borzonasca, saliamo per la Val d’Aveto e raggiungiamo finalmente Rezzoaglio!
Non molti sanno che questo paese di circa 900 abitanti, a 700 metri sul livello del mare, è in realtà.. il terzo Comune della Liguria di levante per grandezza di superficie!
Rezzoaglio è il territorio delle Mucche Cabannine ed è, oltre al buon cibo, l’ideale per splendide passeggiate nella natura e meta imperdibile gli appassionati raccoglitori di funghi.
Tra i prodotti tipici della zona, consigliamo di provare il formaggio San Stè, prodotto con il latte delle vacche di razza Cabannina, l’unica razza bovina autoctona della Liguria, che prende il nome della località Cabanne, frazione di Rezzoaglio.
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Dicevamo prima che Rezzoaglio è uno dei comuni più “grandi” della Liguria: pensate che ci sono più di 50 tra frazioni, borgate e località nel suo vastissimo territorio, per un totale di 104,72 km².

ll comune è costituito dalle frazioni di: Alpepiana, Brignole, Brugnoni, Cabanne, Ca’ degli Alessandri, Ca’ de Bertè, Calcinara, Calzagatta, Cardenosa, Casaleggio, Cascine, Cerisola, Cerro, Codorso, Cognoli, Costafigara, Ertola, Esola, Farfanosa, Garba, Ghierto, Gropparolo, Isola Rotonda, Isoletta, Lago delle Lame, Lisorastro, Lovari, Magnasco, Mandriole, Mileto, Molini, Monte, Noci, Parazzuolo, Pian di Fontana, Pianazze, Piandomestico, Villa Piano, Prato della casa, Priosa, Rezzoaglio Basso, Rocca, Roncopiano, Salto, Sbarbari, Scabbiamara, Segaglia, Tecchia, Ventarola, Vicomezzano, Vicosoprano, Villa Cella, Villa Cerro e Villanoce.
Tra queste, ci soffermiamo a raccontarvi qualcosina riguardo Ventarola e Villa Cella.

Il Nucleo di Ventarola (foto 👆 sopra) è un agglomerato di impianto medioevale e uno dei siti storico-architettonici più rappresentativi della Val d’Aveto, grazie ai suoi edifici in pietra, ai portali dalle forme ricercate, agli archi e alle volte.
Qui si trova uno dei più antichi portali della valle, datato addirittura 1631.
VILLA CELLA
Il Nucleo rurale di Villa Cella (foto 👇 sotto) è un insediamento religioso risalente al 1103, che fu residenza dei frati sino al XV secolo.

Del monastero, oggi, restano alcuni ruderi, incorporati nelle strutture di un mulino nei pressi del campanile della chiesetta del paese.
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IL LAGO DELLE LAME (e CASCATA DELLA RAVEZZA)
A circa 10 km dal centro di Rezzoaglio, in direzione Santo Stefano d’Aveto, non potete perdere assolutamente il Lago delle Lame.
E’ l’ideale anche per una gita fuoriporta con i bimbi ed è facilmente raggiungibile in macchina.
Il Lago delle Lame è uno dei pochissimi “laghi glaciali” della Liguria, incastonato in un paesaggio unico e fatato, che ricorda (appunto) i laghi alpini.

Qui potete passeggiare intorno al Lago, fare picnic, rilassarvi (mangiare anche alla locanda del lago, se aperta) e pure pescare!
Stavamo per dimenticare.. c’è anche una leggenda davvero incredibile riguardo questo lago..
Come detto poc’anzi, dal lago delle Lame partono molte splendide passeggiate.

Di queste, la più famosa (da non perdere!), conduce in circa 45 min. alla meravigliosa Cascata della Ravezza, la cascata più nota nell’entroterra ligure di levante.
Il percorso è in piano e adatto a tutti.
In estate la Cascata è una piccola oasi di fresco, dove potrete anche fare il bagno nell’acqua fresca. (importante: rispettate sempre l’ambiente intorno e non lasciate rifiuti!)
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SANTO STEFANO D’AVETO
Il Borgo di Santo Stefano d’Aveto è certamente una delle località più frequentate e conosciute dell’Entroterra del Levante Ligure.

E’ situato a 1000 metri d’altitudine, nel punto più distante da Genova, con strade lastricate, belle case ed un imponente Castello a dominare il luogo, in un ambiente naturale davvero unico.
Santo Stefano è talmente conosciuto e frequentato da turisti che, nei weekend e soprattutto nei principali periodi festivi la popolazione.. triplica! (Forse anche di più)

A Santo Stefano d’Aveto trovate tutto: ottime trattorie e ristoranti, alberghi, agriturismi, ma anche bar, carinissimi negozi tipici e tanto verde per rilassarvi all’aria aperta.
Qui non vi annoiate di certo. Non mancano le attività sportive e lo svago! Piste da sci, passeggiate, pesca, ma anche gli eventi e i mercatini nelle vie del paese sono sempre numerosi.
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Val d’Aveto cosa vedere: Sport e relax al MASSAPELLO e al FARFABLOCCO
Come dicevamo inizialmente, tante sono le aree della Val d’Aveto adatte allo sport, al relax e allo svago.
Oltre alle rinomate piste da sci di Santo Stefano d’Aveto, vi segnaliamo due “zone” da non perdere, situate lungo il cammino del fiume Aveto, poco dopo la frazione Cabanne.
Parliamo del sito di arrampicata Farfablocco e del Massapello.
Il Farfablocco è un grande monolito sulla riva del fiume Aveto, attrezzato per free climbing: una piccola palestra per arrampicata all’aperto.
Non solo, è anche una splendida area relax, ideale per cercare il fresco in estate, distesi sui prati. E si può fare anche il bagno nel fiume!

C’è anche una piccola area dedicata al barbecue, sotto la tettoia. E volendo, si possono piantare le tende con le mucche poco distanti.. che pascolano felici.

E’ molto comodo per chi arriva con l’auto: si trova proprio a fianco della strada (foto 👆 sopra) e potete parcheggiare nella zona asfaltata.
Qui c’è anche l’area riservata all’Eliporto della Val d’Aveto.
Il Massapello si trova poco più avanti, circa 500 metri dopo il Farfablocco in direzione Rezzoaglio, sempre lungo il corso del fiume Aveto.
E’ conosciutissimo dai pescatori per la presenza (e pescosità) di trote e per le diverse spiaggette dove fare il bagno.
Questa è la zona più bella e scenografica della Val d’Aveto per chi ama fare il bagno in fiume. Qui c’è anche il tratto con il fondale più bello e profondo del fiume Aveto, proprio sotto le rocce (zona Balena dell’Aveto, nella mappa sopra).
La discesa “in spiaggia” resta un pochino nascosta, ma niente di difficile (foto 👇 qui sotto).

Arrivate al bivio per Villa Cella, che avrete alla vostra destra e lasciate qui l’auto – purtroppo non c’è un vero e proprio posteggio.
Attraversate la strada, dove c’è la fermata del bus e la piccola Cappelletta. Vedrete un piccolo cartello che indica il Massapello.
Sul fianco destro della Cappelletta, semi-nascosto tra la vegetazione, scende il breve sentiero per il fiume. Sarete arrivati in pochi attimi.
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IL PRATO DELLA CIPOLLA
Il Prato della Cipolla è una ampia conca di origine glaciale ai piedi del Dente della Cipolla.
E’ raggiungibile comodamente in seggiovia, grazie agli impianti di risalita della Val d’Aveto, con partenza da Rocca d’Aveto (c’è un ampio parcheggio dove lasciare la macchina).
Questa zona è la mecca per gli appassionati sciatori che qui arrivano dalle riviere e dalle zone circostanti.
Ma non solo: fuori dalla stagione sciistica è un importante crocevia per diverse mete di escursione.
Da qui partono – e si possono raggiungere – molti percorsi intorno a questo caratteristico prato, tra cui quello per il Maggiorasca e per il Monte Bue.

Al Prato della Cipolla c’è anche il famoso omonimo rifugio, a circa 300 metri dalla stazione di arrivo della seggiovia, con ottimo cibo e moltissimi posti a sedere, soprattutto all’esterno.
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(RICORDATE: Il Rifugio è aperto in tutte le giornate di apertura degli impianti di risalita con servizio bar e ristorante)

Questo è il posto ideale per il relax, dove lo spazio di certo non manca.
E se gli impianti sono chiusi, come si arriva al Prato della Cipolla?
Nessun problema: potete raggiungerlo con una bella passeggiata adatta a tutti, godendo di un panorama stupendo. I più sportivi e allenati possono anche salire in mountain bike.
E in inverno con le ciaspole!
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