
Lago delle Lame: la leggenda della “fata del lago”
✅ Prima di iniziare la lettura della leggenda del Lago delle Lame, ti mettiamo qui sotto alcuni link davvero interessanti. Dai uno sguardo! 😉
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Prima della leggenda, vi raccontiamo qualcosa sul Lago delle Lame
Il Lago delle Lame, si trova a Rezzoaglio, a 1048 metri sul livello del mare, nel Parco Naturale Regionale dell’Aveto, all’interno della foresta delle Lame, sulle pendici del monte Aiona.
E’ uno dei pochi “laghi glaciali” della Liguria: si estende per soli 3600 m² e la profondità massima è di circa 8 metri.

Circa 20.000 anni fa, un piccolo ghiacciaio scendeva dal versante nord-ovest del monte Aiona. Scivolando sul pendio, formò una serie di conche che dopo si riempirono d’acqua, formando dei piccoli laghetti.
Di questi, il Lago delle Lame, è quello che si trova alla quota più bassa.
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La zona è… leggendaria!
L’entroterra ligure, specialmente in questa zona, è denso di luoghi ricchi di storia, spesso circondati da aloni “leggendari”.

Il lago delle Lame è famoso per la presenza di fate dei boschi, il Lago delle Agoraie per alcuni racconti di gazze parlanti e il Lago degli Abeti per la presenza di gnomi dispettosi!
Molte sono le storie raccontate da turisti, riguardo animali leggendari, gnomi che rubano i cestini della merenda e splendide fate che amano farsi fotografare.
Tra le molte storie e leggende del Lago delle Lame, proprio di fate vi parliamo..
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La leggenda
Questa storia racconta di un campeggiatore, che in una fredda primavera, decise di trascorrere qualche giorno accampato nei pressi del Lago, rapito dalla bellezza del luogo.
Nonostante il gelo del primo mattino, si vestì ben imbacuccato e si nascose tra i cespugli, deciso a scattare qualche foto agli animali del luogo.

Invece di poiane e scoiattoli, di fronte a lui, dalla sponda opposta del lago, apparve tra gli abeti un meraviglioso cervo, completamente bianco.
Pensando di trovarsi effettivamente di fronte ad un rarissimo esemplare – forse addirittura estinto, colse al volo l’occasione e puntò la macchina fotografica sull’animale.
Il cervo bianco, sembrò non accorgersi della presenza del campeggiatore, che continuò quindi a scattare foto.
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Sorpresa!
Una volta tornato a casa, il campeggiatore non vedeva l’ora di sviluppare il rullino, per mostrare ad amici e conoscenti le splendide foto scattate al cervo bianco.
Incredibile sorpresa: l’uomo si accorse di non avere fotografato un rarissimo cervo bianco, bensì una donna, in un leggero e succinto abito bianco, intenta a bere acqua della riva del lago.
Addirittura, in alcune foto, la fanciulla sembrava essere sospesa in volo, sfiorando l’erba.
Anche se l’uomo aveva sentito già parlare di questi strani avvistamenti, non ci aveva mai voluto credere. Con queste foto, non gli restava altro che confermare queste storie in prima persona..
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