
Chiavari centro storico, tutto quello che devi sapere e vedere!
✅ Prima di parlarti di Chiavari centro storico, ti lasciamo qui sotto alcuni link davvero interessanti, sempre su Chiavari. Dai uno sguardo! 😉
- Perché Chiavari si chiama proprio così?
- Il Castello di Chiavari
- La Storia di Chiavari
- L’ex Palazzo di Giustizia
- 10 Cognomi più diffusi a Chiavari
- La Torta di Chiavari
- Il Santuario delle Grazie
- La Storia del Fiume Entella
- La Citazione di Dante nella Divina Commedia
Chiavari centro storico, tutto quello che devi sapere e vedere!
Benvenuti nel centro storico di Chiavari, la stupenda cittadina ligure, conosciuta da molti come “la Capitale del Tigullio”.
Non solo spiagge, splendidi negozi e lunghe passeggiate sul lungomare: Chiavari è molto molto di più.

Una visita a Chiavari, quindi, deve assolutamente comprendere i suoi caratteristici carruggi e il suo incredibile centro storico, ricco di fascino, cultura e bellezza.
Vi porteremo alla scoperta dei più importanti palazzi e delle più famose vie del centro storico di Chiavari, raccontandovi la storia e i segreti di questi magnifici angoli della città.
E credeteci: resterete ammirati e stupiti dalla bellezza di Chiavari, andando a scoprire vie e scorci dal sapore antico, davvero densi di storia e tradizione.
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Il nucleo storico di Chiavari: il Borgolungo
Il Borgolungo era già centro abitato, ancor prima della fondazione del borgo di Chiavari, voluta dal Comune di Genova nel 1178.
L’insediamento, che aveva inizio dal complesso della chiesa con ospitale di San Giacomo, traeva nome dalla particolare morfologia, caratterizzata da una doppia schiera di abitazioni allineate, lungo le odierne vie Raggio e Ravaschieri.

Lungo questa direttrice stradale, erano allineate le case dei Fieschi e dei Ravaschieri, entrambi discendenti dai Conti di Lavagna, antichi detentori di questa porzione di territorio.
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Palazzo Falcone Marana
Palazzo Falcone-Marana fu costruito intorno al 1730 per la famiglia Falcone, fuori dalla cinta muraria e restaurato nel 1870.
Ha pianta pressoché quadrata: il balcone del piano nobile è sostenuto da mensole in stile barocco.

Il vasto atrio comunica col giardino e due scaloni monumentali simmetrici danno accesso al piano nobile.
Nel 1746, gli interni vennero arricchiti con affreschi di Giuseppe Galeotti.
L’abbattimento delle mura medievali che correvano verso est (lungo l’attuale Via delle Vecchie Mura) consentì nel XVIII secolo la realizzazione di un vasto giardino, secondo il concetto settecentesco di villa.
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Oratorio dei Filippini.
L’edificio, sede dell’oratorio di Nostra Signora della Neve, venne eretto nel 1635.
Successivamente, fu acquistato nel 1844, dai fratelli Giacomo e Agostino Rivarola.

L’Oratorio era destinato alla Congregazione dei Filippini, fondata a Chiavari nel XVII secolo dal sacerdote Gregorio Costaguta e provvisoriamente ospitata nella chiesa di Nostra Signora dell’Orto.
Ristrutturato dall’ing. Giacomo Tamburini e consacrato nel 1845, nel 1850 cessava già la sua funzione.
Attualmente è sede di manifestazioni culturali.
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Via Ravaschieri.
I Ravaschieri, discendenti dei Conti di Lavagna, già dal Medioevo possedevano i loro palazzi in questa zona, affacciati sulla strada – l’attuale Via Ravaschieri – e aperti sul retro, rivolti verso le mura e il castello.

Le abitazioni, disposte “a schiera” e dotate di porticati, nel XVII secolo furono rifuse per creare i palazzi gentilizi e le originarie logge tamponate.

Appartenevano ai Ravaschieri gli edifici oggi identificabili nei civici di Piazza San Giovanni 1 – Palazzo Agrifoglio-Ghio – , Via Raggio 2 – Palazzo Casana -, Via Ravaschieri 1 – Palazzo Ravaschieri-Repetto, dotato di un elegante paramento murario bicromo, 15 – Palazzo della Società Economica, 19 – Palazzo Ravaschieri.
Sullo spigolo dell’edificio posto di fronte al Parco Rocca, sono ancora visibili resti delle mura medievali che scendevano dal Castello soprastante.
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Palazzo “dei Portici neri”.
Palazzo dei Portici neri sorse nel XIII secolo immediatamente sotto al Castello e nei pressi delle mura medievali.
Al tempo, apparteneva ad Opizzo Fieschi.

L’elegante facciata è tornata alla luce in occasione dei restauri effettuati nel 1959.
Il motivo “a bugnato” del portico è separato mediante archetti pensili dal piano superiore e dotato di paramento bicromo, ripreso nei conci delle trifore del terzo piano.
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La varietà cromatica dei materiali utilizzati nei diversi piani, contribuisce a conferire un senso di leggerezza alla struttura, sopraelevata nel ‘700/’800.
Tra il XVI e il XVII secolo, il palazzo subì pesanti interventi, con l’apertura delle finestre ottenuta con lo sfondamento delle monofore e delle trifore.
La facciata è ricoperta da un intonaco graffiato, sulla quale è effigiato lo stemma della famiglia Vaccà.
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Chiavari centro storico – Palazzo Rocca.
Palazzo Rocca fu realizzato sullo spigolo delle mura medievali da Bartolomeo Bianco, tra il 1626 e il 1635, per la nobile famiglia Costaguta.

Intorno al 1760, ne entrarono in possesso i genovesi Ranieri e Gerolamo Grimaldi, che ampliarono verso levante il palazzo, già sede della Prefettura francese, in epoca Napoleonica.
Nel 1824, a seguito del matrimonio dell’ultima erede Grimaldi con Ignazio Alessandro Pallavicini, l’edificio passò a quest’illustre casata genovese.
Nel 1903 fu venduto a Giuseppe Rocca, un chiavarese che aveva trovato fortuna in Argentina.
A lui si deve la moderna ristrutturazione e la creazione del retrostante Parco, nel quale si trovano essenze rare e pregiate, portate da Rocca, direttamente dal Sudamerica.
Per disposizione testamentaria dell’ultimo proprietario, il palazzo pervenne al Comune e fu trasformato in museo.
Al suo interno sono visitabili Galleria Civica e Museo Archeologico.
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Piazza Matteotti
Piazza Matteotti (già Piazza di Capoborgo, poi San Francesco) si trova sul lato a monte, dove correvano le mura medievali, nelle quali si apriva la Porta di Capo Borgo.
All’angolo con l’attuale Via Delpino, sullo spigolo della cinta, si trovava il bastione di San Francesco.

Su Piazza Matteotti convergono le vie Costaguta, Martiri della Liberazione e Ravaschieri – antiche direttrici del borgo medievale – le vie Entella, Vittorio Veneto e Corso Garibaldi.
E’ detta anche Piazza delle Carrozze, perché tra il ‘700 e l’800 vi si trovava la stazione dei trasporti pubblici a carrozza.

Nella piazza si trova il Monumento a Giuseppe Garibaldi (foto ☝ sopra).
La statua, inaugurata il 12 ottobre 1890, è opera dello scultore Augusto Rivalta – già autore del monumento a Giuseppe Mazzini, nell’omonima piazza.
Teatro Cinema Cantero.
Il Teatro Cantero porta il nome della famiglia Cantero che, con Andrea e i figli Gabriele, Giovanni, Vittorio, Adelina, Lucia e Andrea, dal 1908, aveva curato le proiezioni cinematografiche nella chiesa sconsacrata di San Francesco.

La struttura, progettata dall’ingegnere chiavarese Ido Gazzano, è inaugurata ufficialmente nel 1937 con la Tosca di Puccini, diretta dal maestro Angelo Costaguta.
Purtroppo, oggi il Teatro Cinema Cantero è chiuso. Speriamo che possano partire al più presto i lavori per la riapertura di questo punto di riferimento per la città di Chiavari.
Oltre ad avere ospitato grandi rappresentazioni teatrali, ad inizio anni 2000, il Teatro Cantero è stato anche location di alcune scende del famoso film “C’era un cinese in coma” con Carlo Verdone e Beppe Fiorello.
Tutte le altre informazioni sul Teatro Cinema Cantero e la sua storia, le trovate qui.
Chiesa San Francesco
In Piazza San Francesco, si trova la Ex Chiesa di San Francesco (Auditorium dal 2002).
Fondata nella prima metà del XIII secolo, da due membri di Casa Fieschi, Andrea e il cardinale Guglielmo, nipoti di papa di Innocenzo IV (Sinibaldo Fieschi).
La chiesa è dedicata al Santo che, secondo la tradizione, sarebbe passato per Chiavari, nel 1216.

Poco dopo vi fu annesso il convento dei Francescani, il cui chiostro è ancora leggibile.
L’edificio è restaurato nel 1630, dal capo d’opera Francesco Bianco (nipote del più celebre Bartolomeo), su commissione della famiglia Costaguta, che aveva all’interno la propria cappella gentilizia affrescata da Gio Battista Carlone.
Il complesso, sconsacrato all’inizio del XIX secolo, pervenne al Comune di Chiavari, che ne è tutt’oggi proprietario.
Alle sue spalle è ancora leggibile il chiostro del convento francescano.
Da Piazza San Francesco si accede al Parco Villa Rocca.
Chiavari centro storico – Via Rivarola
Era una delle vie che delimitavano le fasce edificate del borgo genovese del XII secolo. Il suo nome ricorda una delle maggiori famiglie chiavaresi, investita del titolo marchionale dall’Imperatore alla fine del ‘400.

Da vedere la loggia detta “dei Rosacroce”, con un capitello decorato con una figura umana recante una piccola rosa sulla fronte (XV secolo).
La presenza della rosa e alcuni simboli alchemici incisi sul fusto della colonna hanno ispirato la leggenda dell’esistenza in loco di una loggia di Rosacroce.
Accanto è la Casa detta “dei Garibaldi”, con eleganti portali inquadrati da stipiti e architravi in ardesia a rilievo.
Basilica Nostra Signora dell’Orto
Dalla Piazza della Madonna dell’Orto, dove si trova il Monumento a Vittorio Emanuele II – opera dello scultore Luigi Brizzolara, 1898 – si può rientrare nel centro storico attraverso Via della Cittadella, sulla quale si apriva nelle mura la Porta della Marina, all’altezza dell’attuale Municipio.

Venne edificata nel 1613, dopo l’apparizione di Maria al chiavarese Sebastiano Descalzo, avvenuta appunto il 2 Luglio 1610.
La struttura è caratterizzata da un’imponente pronao in marmo, su progetto del 1836 dell’architetto Luigi Poletti, portato a termine nel 1907.
Passeggiando nei dintorni della Cattedrale di N.S. dell’Orto è impossibile non notare la meravigliosa statua di Papa Wojtyla inaugurata a 10 anni dalla Visita pastorale del 1998.
Un evento rimasto nel cuore degli abitanti del Tigullio e di tutta la Liguria.
Via Sant’Antonio
Lungo la Via Sant’Antonio si trovava l’omonimo oratorio, sede di confraternita e utilizzato come lazzaretto durante la peste del 1656 e come ufficio dogana alla fine del XVIII secolo.

Nel bastione delle mura si trova la Cereria Bancalari, attiva dal XVI secolo.
Nella parallela Via dei Remolari avevano sede i laboratori che producevano i remi per le galee genovesi, utilizzando il legno di faggio proveniente dal vicino Monte Penna.
Tale produzione entrò in crisi nel XVIII secolo per la concorrenza delle industrie meridionali.
Piazza Mazzini (già Piazza Carlo Alberto)
Piazza Mazzini viene realizzata all’inizio del XV secolo, al momento della costruzione della Cittadella, abbattendo un isolato.
Su di essa prospetta l’Ex Palazzo di Giustizia e si trova il Monumento a Giuseppe Mazzini, bronzeo, di Augusto Rivalta (1888).
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Percorrendo Carruggio Dritto in direzione ovest, si incontra Via delle Vecchie Mura, chiamata così perché vi correva la cinta muraria medievale che scendeva dal castello e, all’altezza di Via Martiri della Liberazione, vi si apriva la Porta di Rupinaro.
Attraverso un antico sentiero si può arrivare al Castello (oggi proprietà privata), sorto nel 1167 per volere di Genova.
Per saperne di più sul centro storico di Chiavari, potete guardare il sito ufficiale del Comune di Chiavari
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