
Santuario delle Grazie, nel punto più bello di Chiavari!
✅ Prima di incominciare, ti diamo qui sotto alcuni cosine interessanti da leggere, sempre riguardo Chiavari. Dai uno sguardo! 😉
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Lungo la Via Aurelia che collega i comuni di Chiavari e Rapallo, si trova un importantissimo Santuario a picco sul mare.
Stiamo parlando del “Santuario di Nostra Signora delle Grazie” , luogo di culto cattolico, situato in località delle Grazie, nel comune di Chiavari.
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Santuario delle Grazie: dove si trova e come arrivarci
In macchina o in moto, venendo da Rapallo sulla Aurelia in direzione Chiavari, prima d’imboccare la galleria sotto il Monte Segnale, prendete la stradina laterale a destra.
Venendo in direzione opposta, da Chiavari verso Rapallo, oltrepassata la galleria, subito alla vostra sinistra.
A piedi. Il Santuario è raggiungibile anche a piedi risalendo il sentiero che parte a Chiavari, nelle vicinanze della spiaggia antistante la colonia Fara.
(Nella foto 👇 sotto, la vista che avete dal sentiero)

Perché questo Santuario è così importante?
Il Santuario delle Grazie, si trova a circa 200 metri d’altezza: da qui, l’orizzonte visibile si trova ad una distanza di 70 chilometri, vale a dire 37,80 miglia nautiche. Dall’antichità sino all’invenzione della telegrafo, i velieri navigavano da punta a punta lungo le coste per sapere sempre la propria posizione, ma anche per farsi riconoscere da terra: non solo fari e fanali, ma determinati conventi avevano il compito di assistere in qualche modo i naviganti di passaggio.
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I Santuari situati lungo le coste, hanno quindi assunto nei secoli un ruolo importantissimo per i naviganti che, a loro volta, attribuivano a questi edifici religiosi un potere taumaturgico che ricambiavano con un affetto devozionale molto particolare.
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Il Santuario delle Grazie, aveva sicuramente il compito di vedetta, tuttora testimoniato dagli ex-voto appesi ai vecchi muri a testimonianza della loro devozione alla Madonna.
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Santuario delle Grazie: storia e struttura
Tra gli archi del portico d’accesso, si gode uno stupendo panorama che spazia da Sestri Levante a Portofino. Il Santuario realizzato agli inizi del 1400, è costituito da diversi corpi: la Cappelletta, il Portico, l’Ospedale dei pellegrini, la Chiesa e l’abitazione del Rettore.
📜 Dai documenti storici ritrovati, si rileva un atto notarile nel quale si chiede di unificare il Santuario alla Chiesa di Sant’Andrea di Rovereto.
Dal 1663 iniziarono i lavori, necessari a rendere accessibili e abitabili i locali per la residenza del custode.
Lo storico annalista chiavarese Agostino Busco, ipotizza la fondazione di un primo edificio, una cappella dedicata alla Madonna della Misericordia, come risalente al XIV secolo o antecedente al XIII secolo.
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Secondo studi approfonditi sull’odierna struttura, le varie fasi che portarono ad un’evoluzione architettonica dell’edificio seguirono una precisa e logica scelta di “aggregazione“, nel senso che l’impianto subì le varie modifiche nei secoli senza il classico metodo della “sovrapposizione“, fenomeno comune di altri edifici religiosi del chiavarese e del territorio ligure, soprattutto nelle rivisitazioni barocche.
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Perché vedere gli interni
L’ interno presenta un ciclo di affreschi che narrano alcuni momenti della vita di Gesù, datati 1539 ed opera di Teramo Piaggio e , quello più importante, rappresentato dal Giudizio Universale di Luca Cambiaso (1550 circa).
Inoltre, giunti presso l’altare maggiore, non si può non restare stupiti dalla splendida statua lignea della Madonna delle Grazie, di chiara origine fiamminga.
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Committenti di questi cicli pittorici furono i Vaccà o Vaccari, che nei secoli XVI e XVII gestivano la fabbriceria del Santuario delle Grazie. Erano fedeli alla famiglia genovese Doria, e nel 1587, un membro della famiglia, Davide Vacca divenne Doge della Repubblica di Genova dal 14 novembre 1587 al 14 novembre 1589.
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L’affresco di Luca Cambiaso è in rapporto all’ascesa sociale della famiglia Vaccari; per questo motivo venne richiesto al pittore un tema aggiornato alle attualità e novità romane, quali il Giudizio Universale della Cappella Sistina di Michelangelo.
Era stato scelto Luca Cambiaso per i suoi rapporti coi Doria, avendo l’artista affrescato il palazzo di Antonio Doria.
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