
La Storia di Levanto, tra passato e presente
✅ Prima di iniziare con la lettura della Storia di Levanto, ti mettiamo qui sotto alcuni link davvero interessanti, su Levanto e dintorni. Dai uno sguardo! 😉
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Levanto è il perfetto connubio, tra le bellezze del passato e le attrattive del presente..
Le testimonianze della Storia di Levanto sono ovunque in paese, dalla casa di Liutprando, al Castello, alla chiesa di Sant’Andrea.
Ma Levanto è conosciuta soprattutto la sua lunga spiaggia sabbiosa, per le calette verso Bonassola – raggiungibili con la splendida 🚲 pista ciclabile – per gli eventi culturali, artistici ed enogastronomici.

Senza dimenticare i molti chilometri di sentieri che la collegano con gli altri borghi, o che salgono verso le colline.
A Levanto non ci si annoia mai. E’ un comodo punto di partenza per le Cinque Terre, ma è anche l’occasione per scoprire i Gattafin – piatto tipico del paese, la splendida frazione di Lavaggiorosso e una doverosa passeggiata sino al Mesco.
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La Storia di Levanto
L’origine del paese è molto antica, probabilmente romana. Sulle colline dell’odierna Montale, esisteva il borgo di Cebula o Ceula, un piccolo insediamento a picco sul mare.
Il borgo divenne prima bizantino e poi longobardo. Nel nono secolo, quello che oggi è il campanile della Chiesa di San Siro, era una torre di avvistamento contro gli attacchi dei Pirati saraceni, provenienti dal mare.

Terminate dei pirati, iniziò svilupparsi il paese vero e proprio sulla costa.
E’ Borgo, scalo delle famiglie Malaspina e Da Passano (signori di Deiva Marina), che cresce e conquista autonomia a discapito di Valle, l’antica Ceula.
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Nel 1229, Levanto entra nella sfera di influenza della Repubblica di Genova, alla quale sottoscrive totale dedizione.

Pochi anni dopo, nel 1247, anche Valle, amministrata dai signori di Zolasco, si sottometterà ai genovesi.
Nel 1320, Levanto venne attaccata da Castruccio Castracani (Duca di Lucca, signore di Carrara, Lerici, Pisa, Pistoia, Pontremoli e Sarzana) e, pochi anni dopo, vene incendiata dal re Di Napoli Roberto d’Angiò.

Dopo l’arrivo dei genovesi, Levanto ebbe un grande sviluppo commerciale.
Diventò infatti uno scalo importante, collegato alla via Francigena, in cui passava marmo, vino e olio, che proseguiva lungo le rotte del Mediterraneo.
Dopo il medioevo, ci fu un’ulteriore notevole progresso, con l’edificazione del Borgo Nuovo, nella piana del torrente Ghiararo.
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In tempi più recenti..
Dal 1607, fu sede dell’omonimo Capitaneato di Levanto, che seguì le sorti e le glorie della Repubblica Genovese, sino alla dominazione napoleonica francese.
Nel 1815, fu inglobato dal Regno di Sardegna e poi nel Regno d’Italia dal 1861.
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