
Promontorio di Punta Mesco – tutto quello che devi sapere
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Promontorio di Punta Mesco
Il Promontorio di Punta Mesco, in gran parte disabitato e coperto da una vegetazione mediterranea, è uno tra i più grandi e noti promontori della Liguria.
La sua parte avanzata è costituita da spessi strati di arenaria, impilati gli uni sugli altri, che formano spettacolari pareti a picco sul mare.
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Come arrivare a Punta Mesco
Il Promontorio di Punta Mesco (e i resti del suo Eremo) è raggiungibile a piedi, attraverso due semplici sentieri, con partenza da Monterosso o da Levanto.
Da MONTEROSSO. La partenza del Sentiero per Punta Mesco è situata sulla strada che conduce all’hotel “Suisse Bellevue“. Due curve prima di raggiungere l’hotel, alla vostra destra, troverete l’inizio (comincia con degli scalini) del sentiero. Durata 30/35 minuti circa, difficoltà semplice.
Da LEVANTO. Partendo da Levanto, percorrete Via Mesco per circa due chilometri (5 minuti in auto) sino a raggiungere l’hotel “La Giada del Mesco”. Proprio dall’hotel si trova l’inizio del percorso.
Durata 1 ora e 15 minuti circa, difficoltà semplice/media.
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Vegetazione
Il versante orientale del Promontorio di Punta Mesco, scosceso e purtroppo più volte rovinato da incendi.
Presenta una copertura piuttosto rada di pini marittimi e macchia mediterranea, con ginepro, erica, corbezzolo mirto, timo e ginestra.

Sul versante sud-ovest, più ampio e articolato, si incontrano anche pini d’Aleppo e boschi di lecci.
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L’Eremo
A 313 m di quota, nel punto più alto di Punta Mesco, si trovano le rovine della quattrocentesca Chiesa di Sant’Antonio, comprendenti l’abside maggiore, il portale gotico e parti murarie minori.
Un tempo, accanto alla chiesa, sorgeva un convento fondato intorno all’anno Mille. I Frati stettero a lungo sul Promontorio di Punta Mesco, oltre settecento anni: dal 1000 al 1700.
📜 E’ infatti documentato che, nel ‘700, i Frati, tra le altre cose, si occupavano di segnalare con dei falò, l’avvicinarsi delle navi dei pirati Barbareschi, agli abitanti di Monterosso.
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