
Benvenuti a Levanto, una delle località più belle della riviera Ligure di Levante
✅ Prima di iniziare con la lettura delle 5 Cose veramente curiose su Levanto, ti mettiamo qui sotto alcuni link davvero interessanti. Dai uno sguardo. 😉
- La Storia di Levanto
- Da Levanto a Punta Mesco
- I Gattafin, la famosissima Ricetta di Levanto
- I 10 Cognomi più diffusi a Levanto
- 3 Cose che devi sapere sull’Olio Ligure
- 5 Cose davvero curiose sulle Cinque Terre
- Il Paese di Framura
- I vini DOC delle Cinque Terre
Levanto: come arrivare
◾ In 🚗 AUTO. Levanto ha un’uscita dell’autostrada, che è indicata come Carrodano – Levanto, sull’Autostrada A12 Genova/Livorno.
Usciti al Casello, dovrete percorrere circa 13 chilometri (15 minuti di auto), per raggiungere il centro.
Dopo l’uscita, quindi, continuate sulla strada SP566dir, svoltando a sinistra alle indicazioni per Levanto/Monterosso/SS 370/Bonassola e proseguite in discesa.
Attraverserete diverse frazioni di Levanto, prima di arrivare in paese.
◾ In 🚉 TRENO. Levanto ha una propria stazione ferroviaria sulla linea PISA – LA SPEZIA – GENOVA nel tratto compreso tra Genova e La Spezia. Il servizio ferroviario per questa zona (e per le Cinque Terre) è sempre potenziato nel periodo estivo.
◾ In ⛴ BATTELLO. Levanto può essere raggiunta anche via mare, partendo dalle Cinque Terre, La Spezia e Portovenere, con i battelli del “Consorzio Marittimo Turistico 5 Terre-Golfo dei Poeti”.
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1️⃣ Le tantissime Borgate in Collina
Le borgate e le frazioni nelle colline di Levanto, sono davvero numerose:
Casella, Chiesanuova, Dosso, Fontona, Fossato, Groppo, Lavaggiorosso, Le Ghiare, Legnaro, Lerici, Lizza, Mesco, Montale, Pastine, Ridarolo, San Gottardo e Vignana
Sono le borgate collinari di Levanto, graziose, arroccate e panoramiche verso quei meravigliosi affacci sul mare, che si scorgono più in basso.

Alcune hanno aspetto profondamente contadino e agricolo.
Altre, sfoggiano una nobiltà antica. Tutte hanno qualche piccola opera d’arte sacra o profana, custodita gelosamente.
Parliamo un momento di Montale, con la sua Pieve dell’undicesimo secolo, molto trasformata durante i secoli. Montale, anticamente, si chiamava Ceula, e fu probabilmente il primo insediamento della vallata di Levanto, in epoca romana.
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Lavaggiorosso sta su una dorsale collina ripida e panoramica, con le case strette una all’altra, come se temessero di scivolare a valle. I portoni di case e cantine sono dipinte con scene di vita quotidiana della campagna.
Ma queste sono solo due delle borgate della “Levanto lontana dal mare“.

✔ E’ bello girarle tutte, magari in mountain bike o a piedi: i sentieri escursionistici da queste parti non mancano affatto! (VEDI il punto 5).
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2️⃣ La DOC Colline di Levanto
La DOC Colline di Levanto è una denominazione ancora giovane. Infatti è nata recentemente, nel 1995.
Però nasce non nasce dal nulla.
Queste sono da terre da vino da secoli, considerato che i documenti testimoniano che almeno già nel 1242, si coltivava la vite.
Questa DOC, imbottiglia vini Rossi dai vitigni Sangiovese e Ciliegiolo, e vini bianchi dai tipici vitigni del Levante Ligure: Bosco, Albarola e Vermentino.
Esiste anche un buon vino passito, prodotto però in quantità davvero limitata.
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3️⃣ La strepitosa Cucina di Levanto
Sulle colline di Levanto, la tradizione culinaria si sbizzarrisce i piatti dai nomi insoliti: come i Gattafin, grossi “ravioloni” fritti, ripieni di erbe spontanee, cipolla, ricotta, uova e formaggi.
Dubbi sull’etimologia del nome Gattafin. Forse perché inventati in frazione La Gatta, una località dove c’era una cava di marmo.
Comunque è una pietanza antica di secoli: qui si parlava di ravioli già nel ‘300.
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Passando dai piatti cucinati ai frutti coltivati, saliamo fra i castagneti delle alte colline levantesi, andando in cerca della piccola castagna bodrasca, ottima per fare caldarroste e farina.
Oltre che nelle qualità di levate diffusa anche Val di Vara
In basso, troviamo la susina Fiaschetta, piccola, verdognola e a forma di fiasco. Mangiandola, lascia in bocca un retrogusto amarognola per cui è detta “da u cü amau” (Dal cul.. ehm, sedere amaro).
Coltivata nelle località Bardellone, è ottima consumata fresca, ma viene anche usata per preparare confetture.
La susina “collo storto” invece ha buccia giallo-aranciato e forma a goccia. E’ dolce e ben conservabile. La si trova addirittura citata nel celebre trattato con “Pomona italiana” del famoso botanico ligure Gallesio.
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4️⃣ Levanto è la Regina dell’Olio
Sono come due sorelle, si chiamano Lavagnina e Razzola.
Queste sono alcune tra le principali varietà di olive coltivate a Levanto, per produrre l’Olio di Oliva extravergine DOP Riviera Ligure di Levante.
La Razzola ha frutti di media grandezza, neri e ricchissimi d’olio. Gli esperti dicono che sono frutti davvero ottimi.

La Taggiasca, in realtà regina della riviera di Ponente, è molto ricca d’olio ed è apprezzata dai coltivatori, anche se è particolarmente sensibile alle basse temperature e ai parassiti.
Nelle colline e nei dintorni di Levanto, si coltivano anche la Rossese, la Lantesca e l’Olivastrone.
La particolarità dell’Olio extravergine della Riviera di Levante, differisce dagli altri per un sapore fruttato e sapido, che resta molto delicato pur avendo alcune “punte” di piccante.
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5️⃣ Sentieri, sentieri e.. ancora sentieri!
Il territorio di Levanto è percorso da un ottantina di chilometri di sentieri escursionistici.
Alcuni collegano direttamente il comune alle Cinque Terre, attraverso il Parco nazionale, con percorsi quasi costieri.
Altri, mettono in comunicazione tra loro i Borghi collinari tra di loro e con il fondovalle.

In generale, sono adatti sia agli escursionisti appassionati, sia alle famiglie che si accontentano di semplici passeggiate.
Tutti i sentieri sono ben forniti di segnaletica e cartellonistica. Da non perdere il sentiero per Monterosso, che attraversa il Promontorio di Punta Mesco!
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