
Cinque Terre: non solo i borghi, ma anche vini speciali!
✅ Prima di iniziare la lettura, ti mettiamo qui sotto alcuni link davvero interessanti, riguardo le Cinque Terre e i dintorni. Dai uno sguardo! 😉
- Tutto quello che devi sapere sullo Sciacchetrà
- La Via dei Santuari
- Il Sentiero Azzurro
- 5 curiosità sulle Cinque Terre che non sai sicuramente
- I muretti a Secco delle 5 Terre
- La Palmaria 3 cose che non sai
- Isola del Tino e Tinetto
I vini delle Cinque Terre, sono i vini bianchi più apprezzati e più famosi della Liguria.
Erano bevuti volentieri già da greci e romani, tanto che a Pompei vi sono anfore di vino di “Cornelia“. Molti secoli dopo, si legge della “Vernaccia di Cornelia” nelle novelle del Boccaccio.
I vini delle Cinque Terre, oggi, nascono dalla collaborazione fra giovani e meno giovani viticoltori contadini locali, con moderni enologi di chiara fama.
Non avremmo tutti questi vini, senza la quotidiana cura del terreno quasi verticale, tagliato a gradoni, sostenuti da muri a secco, su cui stanno i vigneti.
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✔ Continuano ad esistere per la volontà ferrea e saggia con cui gli enti pubblici locali e il Parco Nazionale delle Cinque Terre, hanno deciso di non lasciare andare distrutto l’inestimabile patrimonio di cultura, che questi vigneti rappresentano.

Ancor più meritori sono i viticoltori che si cimentano con la viticoltura biologica, priva di prodotti chimici di sintesi, in ogni fase della coltivazione della vite e della produzione del vino.
▶ Il Cinque Terre bianco, si produce con uve Bosco, Albarola (vitigni antichissimi) e Vermentino.
E’ un vino secco, che accompagna benissimo la cucina di mare locale ed è imbottigliato con alcune denominazioni di “sotto zona“.
👉 Ad esempio, “Costa de Serà” di Riomaggiore, “Costa da’ Posa” di Volastra, “Costa de Campu” di Manarola.
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Sciacchetrà
Lo Sciacchetrà è passito sopraffino d’Europa.
Nasce da uve appassite all’aria e all’ombra per due mesi e raggiunge una gradazione 17°.

Ha gusto dal dolce al quasi secco, con un sentore di salino che è però percepibile solo bevendolo in loco. Portandolo via dalle sue terre, il salino scompare.
Se ne produce poco e costa caro, ovviamente. Se non avete mai assaggiato lo Sciacchetrà, almeno una volta nella vita.. dovete farlo assolutamente!
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