L’Isola del Tino e l’Isola del Tinetto
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Isola del Tino
L’Isola del Tino, con il suo caratteristico faro bianco-rosso (recentemente ristrutturato), era inaccessibile fino a pochi anni fa, perché zona militare.

Recentemente, l’Ente Parco di Portovenere e la Marina Militare, hanno stipulato una convenzione, in base alla quale sono consentite alcune escursioni guidate.
Oltre al faro dell’isola, e le strutture militari, si sono conservati i ruderi del Monastero di San Venerio.
Nato nella Palmaria, e patrono del Golfo della Spezia, visse in eremitaggio sull’isola, sino alla sua morte, avvenuta nel 630.
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Isola del Tinetto
l’Isola del Tinetto, sorge poco distante dalla rocciosa costa meridionale del Tino.
E‘ poco più di uno scoglio, alto solo 17 metri, ma la sua importanza è legata alla presenza di antichissimi edifici religiosi (un Cenobio), e al fatto che ospita una popolazione di lucertola.

La Lucertola muraiola del Tinetto (Podarcis Muralis tinettoi), vive esclusivamente su questo isolotto e presenta evidenti differenze, rispetto alle lucertole che si incontrano sul Tino, sulla Palmaria, e sulla terraferma.
Sul Tino e sul Tinetto, vive anche il Tarantolino (Euleptes europea). Un minuscolo rettile della famiglia dei gechi, molto raro in Italia, legato soprattutto agli ambienti insulari mediterranei.

Per proteggere il Tarantolino, il Parco Naturale Regionale di Porto Venere, ha attivato un programma di monitoraggio della specie, e di ripristino degli ambienti favorevoli alla sua presenza.
Infine, tra i mammiferi, si menzionano soprattutto i pipistrelli presenti nelle grotte.
L’Orecchione Comune (Plecotus Auritus), il Ferro di Cavallo maggiore (Rhynolophus ferrumequinum), il Rinolofo Minore (Rhynolophus hipposideros). In mare, non è raro scorgere anche il Tursiope, mammifero abbastanza comune nel Mar Ligure.