
Zoagli: andiamo alla scoperta della storia del borgo!
✅ Prima di iniziare la lettura, ti mettiamo qui sotto alcuni link davvero interessanti, sempre riguardo Zoagli e il Tigullio. Dacci uno sguardo! 😉
- 4 Cose che devi vedere assolutamente a Zoagli
- Perché Zoagli si chiama proprio così?
- Le due Torri di Zoagli, quella di Levante e quella di Ponente
- I 10 Cognomi più diffusi in paese
- Com’era Zoagli nel 1854?
- Il Castello di Sem Benelli
- Cosa è successo nel Giugno 1985 a Sant’Ambrogio di Zoagli?
- 5 Cose davvero curiose sul Tigullio
- La Storia del Tigullio: la Tribù dei Tigulli
- I 5 Luoghi più Instagrammabili del Tigullio
- 5 Posti GRATIS da non perdere nel Tigullio
- 10 Motivi per venire nel Tigullio anche in Inverno!
Zoagli è un piccolo e meraviglioso Comune del Tigullio, quasi a “metà strada” tra Rapallo e Chiavari.
Anticamente, Zoagli era abitata da popolazioni liguri che vivevano di pastorizia e abitavano in strutture di pietra, legno e fogliame, all’interno di spazi delimitati da muri in pietra. Questi “spazi”, erano chiamati Castellari.

Nella zona, si ne trovano ancora due: il Castellaro vicino alla chiesa di San Pantaleo, dove sono stati rinvenuti alcuni reperti in ceramica, e il Monte Castello.
Nel secondo secolo A.C., i Romani costruirono la Via Aemilia Scaura, che attraversava il territorio da est a ovest.

Lungo questo tracciato, erano presenti una stazione di sosta, accanto alla attuale chiesa di San Pantaleo (foto 👆 sopra), e un Castrum, dove oggi si trova la chiesa di San Pietro.
▶ Curiosità: Nella Tabula Peutingeriana usata dai Romani, Zoagli viene chiamata “Ad Solaria” = posto soleggiato. (Riguardo l’origine del nome Zoagli, trovi la SPIEGAZIONE completa qui)
Dall’anno mille, in poi
All’epoca della Prima Crociata, tra i zoagliesi si distinse il Capitano Giovanni Merello che, al comando di 12 Galee e un galeone genovesi, contribuì alla conquista della città di Antiochia.
Nel 1098, Merello sottrasse dalla chiesa di Mira, le ceneri di San Giovanni Battista e le donò a Genova. Come ringraziamento, la Repubblica di Genova ne lasciò una parte a Zoagli, alla chiesa di San Martino. (Foto sotto)

Nel 1619, la parrocchiale di Zoagli ne divise le ceneri con la neonata parrocchia di Semorile, anch’essa dedicata al Santo. San Giovanni Battista è il patrono della cittadina
Nel frattempo, dal 1158, Zoagli fu parte del feudo dei Fieschi. Poi entrò nei possedimenti della Superba, nel tredicesimo secolo.
L’epoca dei Pirati e della peste
PIRATI. Il 4 luglio 1549, data infausta per il Tigullio, 🏴☠️ il Pirata Dragut, attaccò Rapallo e altri centri rivieraschi. Le comunità locali si organizzarono per la difesa, costruendo Torri e Castelli a difesa della costa.
A Zoagli, vengono costruite le due Torri ai lati dello scalo, denominate Torri Saracene di Levante e di Ponente. Una volta terminate le due torri, fortunatamente, non servivano più. Le incursioni dei barbari erano finite.

PESTE. Nel 1600, scoppiano due grandi epidemie di peste. Una delle città più colpite della Liguria, oltre Genova, fu proprio Zoagli.
Moltissime barche cariche di appestati, partivano da Genova – dove venivano perseguitati ferocemente – per sbarcare proprio sulle spiagge del Tigullio, in particolare a Zoagli.
Le due torri, che anni prima non erano servite per i pirati, servirono quindi per avvistare e scacciare gli appestati in arrivo dal mare.

Nel 1609, Zoagli divenne parte del Capitanato di Rapallo, staccandosi dalla precedente giurisdizione di Chiavari.
Nei secoli successivi, sempre legata a Rapallo, subì le vicende di Genova: le pressioni austriache del ‘700 e il dominio napoleonico che, nel 1805, portò anche all’adozione della lingua francese, quale lingua ufficiale.
Zoagli, in tempi più recenti
Nel luglio del 1906, passò dal paese Papa Pio VII: fermatosi nella chiesa di San Pantaleo, bevve acqua in un bicchiere, che ancora oggi viene conservato come reliquia.
Dopo il Congresso di Vienna, la Liguria passa sotto il Regno di Sardegna e, nel 1815m i Savoia creano il Ducato di Genova.

Durante la ⚔ Seconda Guerra Mondiale, la Royal Air Force inglese bombardò Zoagli, per distruggere il ponte ferroviario della cittadina, con l’intento di interrompere le forniture di merci e materiali tedeschi.
Questi attacchi lasciarono grandi segni del borgo, tra cui una sessantina di morti tra i civili. Negli anni successivi la guerra, il borgo e il ponte vennero ricostruiti, cercando di mantenere intatta la sua identità e il suo legame con il mare.