
Storia del Tigullio: la tribù dei “Tigulli”
✅ Prima di iniziare la lettura, ti mettiamo qui sotto alcuni link davvero interessanti sul Tigullio. Dai uno sguardo! 😉
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Storia del Tigullio: alla scoperta dei “Tigulli” – una stirpe (a dir poco) misteriosa…
Il primo insediamento dei Tigulli, sembra sia avvenuto intorno alla “Seconda età del ferro”, sul promontorio di “Monte Castello“, l’attuale Punta Manara.
Secondo alcuni studiosi, l’etimologia di Tigulli sarebbe da attribuirsi all’ardesia tegularis, il lapis fictilis utilizzato per i tetti delle case.
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La storia dei Tigulli
📜 Intorno al V secolo A.C., i Tigulli, stirpe appartenente all’etnia dei Ligures, furono invasi dagli etruschi che si impossessarono delle miniere di Libiola (4 km. da Segesta Tigulliorum, l’attuale Sestri Levante) e di Loto, dove veniva estratto il minerale utilizzato per gli utensili ed i monili.
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Cacciati gli etruschi, i Tigulli dovettero scontrarsi prima con i Galli e successivamente con i Romani, dai quali furono definitivamente assoggettati.
La Tigullia, regione che si estendeva dalla Punta di Portofino ad Anzo di Framura (interno compreso), è citata da diversi autori di epoca romana.
Tra questi, Plinio il Vecchio, Strabone e Claudio Tolomeo. 📚

I Tigulli, erano uno dei cinque popoli della Liguria Marittima ed erano organizzati in uno Stato autonomo, del quale Tigullia Intus (cioè interna) era il capoluogo, mentre Segesta Tigulliorum (Sestri Levante) era una positio, ovvero uno scalo marittimo e commerciale.
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Sembra plausibile che, durante la ⚔ Seconda Guerra Punica (o Annibalica), siano sbarcati sulla costa della Tigullia rifornimenti o rinforzi per le truppe che si sarebbero scontrate nella celebre Battaglia del Trebbia (218 A. C.).
Forse è questa la ragione per cui, tra i monumenti più conosciuti di Rapallo, vi sia un ponte in pietra, conosciuto a tutti come il “Ponte di Annibale“… o forse no?
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Siamo tutti d’accordo?
Ovviamente no!
▶ Come spesso accade, non essendo disponibili documenti ufficiali, tesi del genere finiscono con l’essere contestate, mettendo in dubbio addirittura “la storia in toto”.

C’è chi sostiene che il nome “Tigullio” si basi su una popolazione inesistente, inventata “a fini promozionali” nell’Ottocento da Rapallo e Chiavari, per cercare di nobilitarsi vantando radici antiche.
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Quale sarà la verità?
Non lo sappiamo, forse un giorno lo scopriremo.
Purtroppo, i dati – e la documentazione storica rimasta ad oggi – sono troppo pochi e frammentari.
Anche studiosi locali e appassionati storici, sono giunti alla conclusione che molte cose sono ancora da capire, e da (ri)scoprire.
Nel frattempo, vogliamo continuare a credere di essere una stirpe… “leggendaria”!
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