
Oratorio dei Bianchi e l’Oratorio dei Neri
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Venite con noi, all scoperta dei due famosi Oratori di Rapallo, quello dei Bianchi e quello dei Neri, a pochi passi uno dall’altro, ma profondamente diversi tra loro.
Rapallo: Confraternita dei Bianchi
L’Oratorio dei Bianchi – dedicato alla Santissima Trinità – è così chiamato perché fondato dalla Confraternita dei Disciplinanti, già presenti a Rapallo dalla metà del XIII secolo nella adiacente pieve di Santo Stefano.
Erano detti anche “i Bianchi” dal colore delle loro cappe, appunto, bianche.
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L’attuale edificio fu costruito a cavallo tra il ‘600/’700, sull’area di un preesistente oratorio di dimensioni più ridotte, risalente al 1451 e sul contiguo giardino destinato alle sepolture.
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Vicino al portale minore è inserito un bassorilievo in marmo bianco (XIV-XV secolo) raffigurante due membri della Confraternita dei Disciplinanti.
Sulla facciata è presente un’opera in ardesia di Italo Primi, dedicata al martirio di San Sebastiano.

L’interno ospita un piccolo museo dove sono esposti oggetti processionali come i pesanti fanali, gli enormi Crocifissi (“Cristi”, il più antico è del XVIII secolo), una statua lignea quattrocentesca di scuola pisana – raffigurante la Madonna col Bambino e una cassa con la rappresentazione del martirio di San Sebastiano (1700) dello scultore genovese Anton Maria Maragliano, restaurata nel 1995.
Gli stalli cinquecenteschi erano collocati originariamente nel Monastero della Cervara, e vennero trasferiti nell’Oratorio dei Bianchi, dopo la sua soppressione avvenuta nell’Ottocento.
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Rapallo: Oratorio dei Neri
La pieve di Santo Stefano, primo edificio sacro innalzato a Rapallo (IV secolo), fu edificata su un poggio per tenerla al riparo dalle inondazioni del torrente Boate.
Ricostruita nel VI secolo e poi nel 1143 (di tale data è la notizia più antica che attesti la presenza dell edificio), dal 1263 ospita la Confraternita dei Disciplinanti appena fondata. (vedi sopra)
I religiosi, nel 1500 si trasferiscono in una nuova residenza – l’Oratorio del Bianchi – mentre nei 1541, Papa Paolo III affida ai Della Torre l’edificio che, qualche anno più tardi, sarà restaurato e arricchito con arredi più sontuosi.
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Nel 1633, Papa Urbano VIII assegna la chiesa alla confraternita Mortis et Orationis – detta dei “Neri” – che ancor oggi ha sede in Santo Stefano e alla quale si debbono le prime rappresentazioni teatrali a Rapallo.

Intorno al XVII secolo, l’orientamento della chiesa è ribaltato e la nuova facciata viene dipinta in stile barocco.
Nel 1473, accanto alla chiesa di Santo Stefano, fu edificata la Torre Civica, simbolo dell’avvenuta pacificazione, dopo secoli di lotte, tra le fazioni cittadine.
Oggi l’oratorio, adibito ad auditorium, oltre ad appuntamenti religiosi, ospita mostre culturali e il suo famoso tradizionale presepe ligure.
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