Patata Quarantina Bianca Genovese, com è nata?
✅ Prima di iniziare la lettura e scoprire come è nata la Patata Quarantina Bianca Genovese, ti lasciamo qui sotto alcuni link, davvero interessanti. Dai uno sguardo! 😉
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Per conoscere l’incredibile storia di come è nata la Patata Quarantina Bianca Genovese, dobbiamo recarci in Val Fontanabuona.
Siamo nell’ entroterra ligure, non distante dalla Val Trebbia, nel piccolo comune di Neirone, che oggi supera di poco gli 800 abitanti.
Eppure, Neirone ha un posto d’onore nella storia dell’alimentazione e della cucina ligure.
Per via di Michele Dondero, parroco di fine ‘700 a Roccatagliata – frazione di Neirone, uomo di mentalità aperta, coraggiosa e a suo modo geniale.
Era secolare, la fatica che i contadini facevano per procurarsi cibo a sufficienza, vivendo in queste valli ricche di castagne, ma povere di grano.
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Dondero, volle convincere i suoi parrocchiani a mangiare le 🥔 patate, fino ad allora viste con diffidenza (per la somiglianza con la velenosa Belladonna) e considerate esclusivamente piante ornamentali.
⚖ Non fu facile. Dopo sei anni di “esperimenti”, finalmente nel 1792, i contadini di Neirone producevano tante patate, da scongiurare per sempre il rischio di carestie.
E ne esportavano anche a Recco!
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Per queste ragioni storiche e per via della celebre Sagra delle Patate che si tiene nel bosco di Corsiglia, Neirone è un po’ la capitale della 🥔 patata Quarantina bianca della Montagna Genovese. E’ la varietà locale più antica e più apprezzata, dall’uso più versatile.
Non solo Quarantina Bianca Genovese
➡ Altre varietà di patate del Genovesato, sono la Prugnona della Montagna Genovese, con buccia color viola-prugna – ottima per gli stufati – e la Cannellina nera della Montagna Genovese – usata per lo stoccafisso in umido e l’insalata di patate.