
Rovegno: le 3 cose da sapere su questo Comune
✅ Prima di iniziare la lettura, ti mettiamo qui sotto alcuni link davvero interessanti, sui dintorni di Rovegno. Dai uno sguardo! 😉
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Alla scoperta di Rovegno, uno dei comuni liguri più antichi della storia.
▶ Ecco a voi le 3 Cose da sapere sul Comune di Rovegno, nell’Alta Val Trebbia.
Non perdete il Punto n3: è un luogo davvero particolare e misterioso! 😉
1️⃣ Rovegno e la Zecca
Il nome Rovegno, deriva probabilmente dal latino Rubinium, in riferimento al rame, estratto per secoli dalla miniera che ha lavorato fino a non molti decenni fa.

Con una breve escursione nei boschi, si può raggiungere il famosissimo “Bosco di Annibale” e l’area sacrale, dove è presente un dolmen – una tomba megalitica risalente alla preistoria.
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▶ La Zecca.
Grazie a recenti scoperte, si è appreso che intorno alla metà del 1600, a Rovegno venne costruita una zecca – in cui veniva coniata moneta – in nome e per conto della famiglia Doria.
La moneta era chiamata Tallero, ed era in Argento.
Sul davanti, la moneta riportava la scritta IO AND PRI AVIA LANDI, mentre sul retro CONFIDENS DNO NON MOVETVR
(Fonte: Valdaveto.net)
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2️⃣ Cosa vedere – Frazioni
Nel centro di Rovegno, vale la pena visitare la chiesa parrocchiale, per osservare i suoi stucchi ottocenteschi e le sue dodici grandi vetrate.
A sud del Capoluogo, nel cimitero della frazione Loco, riposa il famoso ✍ poeta Giorgio Caproni. Era nato a Livorno, ma aveva trovato a Genova e in Val Trebbia, la sua patria emotiva e poetica. Si era spostato a Loco di Rovegno e durante la Seconda Guerra Mondiale, si era unito – con compiti civili – alla Resistenza nella Val Trebbia.
Proprio nel centro di Loco, si trova la casa in cui il poeta abitò per diverso tempo.

Passeggiare per le brevi e strette vie della borgata di Garbarino, al confine settentrionale del Comune, aiuta a comprendere la struttura dei nuclei rurali della valle.
Le bianche case di Pietranera si raccolgono fra boschetti di bellissimi pini neri e solari prati da fieno, ai piedi di pareti di roccia nera.
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3️⃣ La Colonia di Rovegno
A circa dieci chilometri da Rovegno, a 950 m di quota, dopo aver oltrepassato la Frazione Pietranera, sulla Strada Provinciale 83, si giunge alla Colonia di Rovegno.
Era stata costruita nel 1933 e inaugurata nel 1934 – cosi come altre strutture, ad esempio la Colonia Fara di Chiavari – in epoca fascista era impiegata come Colonia estiva per i ragazzi (sino al 1942).

Oggi, è tristemente abbandonata.
E’ condivisa da molti la speranza di un recupero di questo edificio, immerso in una piana erbosa, chiamata Levillà, circondata da una splendida e tranquilla vegetazione.
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