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Sestri Levante cosa vedere: 3 Cose da non perdere assolutamente!
✅ Prima di iniziare con Sestri Levante cosa vedere, ti mettiamo qui sotto, alcuni link davvero interessanti, sempre su Sestri Levante. Dai uno sguardo! 😉
- La Torre Marconi a Sestri Levante
- 10 Cognomi più diffusi a Sestri Levante
- Perché Sestri Levante si chiama così?
- Come si chiamano gli abitanti di Sestri Levante?
- Punta Manara
- Escursione alle Rocche di Sant’Anna
- Le leggende delle Rocche di Sant’Anna
- La Baia delle Favole, perché si chiama così?
- Il Bagnun di Acciughe, ricetta tipica di Sestri Levante
- I 5 posti più Instagrammabili del Tigullio
Sestri Levante cosa vedere: andiamo insieme alla scoperta di 3 punti davvero imperdibili!
Questa è la nostra guida definitiva su Sestri Levante, le sue due baie e i meravigliosi angoli, che l’hanno resa famosa in tutto il mondo.
Se state programmando una visita nella località ligure, ricordatevi di visitare più luoghi possibili tra questi.

Rimarrete sorpresi dall’incredibile varietà di emozioni che Sestri Levante sarà in grado di farvi provare!

C’è tanto da fare e tantissime cose da vedere! Le abbiamo raggruppate tutte – per semplicità – in soli 3 punti.
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1️⃣ Il Centro Storico
Sestri Levante cosa vedere: una visita a Sestri Levante deve cominciare da Largo Colombo, con la sua forma “ovale” e la maestosa presenza di Palazzo Fasce (foto 👇 sotto).

Costruito all’inizio del ‘900 in stile medievale, con tanto di torre merlata, fu lasciato in eredità alla città, dal Cavaliere Vincenzo Fasce.
Oggi, ospita la biblioteca comunale e il Musel.
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Proseguiamo in via XXV Aprile, il carruggio centrale di Sestri Levante, vero e proprio cuore del borgo.

Tra botteghe, negozi, facciate e colorate arriviamo all’arco di Vico del Bottone (da dove parte – seguendo Salita della Mandrella – il percorso escursionistico verso Punta Manara) e poco dopo all’incrocio con via Palestro.

Imboccando via Palestro, si raggiungono in pochi passi la Torre dei Doganieri, costruita nel sedicesimo secolo dalla Repubblica di Genova, la chiesa di San Pietro in Vincoli – eretta nel Seicento per i Frati Cappuccini – e la Galleria Rizzi.
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2️⃣ La Baia del Silenzio e la Baia delle Favole
Proseguiamo in Via dei Cappuccini, (foto 👇 sotto) che sfocia nella meravigliosa Baia del Silenzio. E’ luogo unico e incantevole in ogni stagione, conosciuto ovunque nel mondo.
Si affaccia sul mare turchese, dove si specchiano i palazzi colorati che delimitano la spiaggia.

In entrambi i lati, a “chiudere” la Baia del Silenzio, troviamo due conventi.
Via dei Cappuccini, conduce l’omonimo convento e alla chiesa dedicata all’immacolata, il Convento dei Cappuccini. Si trova in una straordinaria posizione panoramica, a dominare la baia. Venne costruito alla fine del ‘600.

La Chiesa dell’immacolata, ha il suo maggiore elemento di interesse nei pregevoli altare e nei begli arredi in legno.

A “Ponente”, sul lato opposto della Baia, nella zona di Portobello (Foto 👇 sotto), spicca la facciata di palazzo Negrotto Cambiaso, costruito nel diciassettesimo secolo, per la famiglia Durazzo, una delle più importanti dell’aristocrazia genovese.

All’estremità della penisola, la baia è chiusa dalla mole dell’ ex Convento domenicano dell’Annunziata (foto sotto), fondato nel quindicesimo secolo.

Risalendo la ripida via alla penisola di Levante, troviamo i resti della cinta muraria fatta edificare della Repubblica di Genova nel dodicesimo secolo e, sulla sinistra, i ruderi dell’Oratorio di Santa Caterina (foto sotto). 👇

L’edificio venne costruito nel quattordicesimo secolo, come sede omonima confraternita e ristrutturato in epoca barocca.
Fu quasi del tutto distrutto dai bombardamenti del 1944.
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Sulla sommità della penisola, immersa nel verde, domina la chiesa medievale di San Nicolò dell’Isola (foto 👇 sotto), fatta erigere dai genovesi alla metà del dodicesimo secolo. Un restauro dei primi del ‘900, ha restituito all’edificio l’aspetto originale.

Interessante è il rilievo marmoreo sopra la porta laterale, a motivi geometrici e floreali, databile all’ottavo secolo.
La penisola è dominata da due edifici che oggi ospitano una struttura alberghiera.

La novecentesca Villa Gualino, costruita sui resti delle fortificazioni medievali genovesi e, all’interno del parco, si trova la celebre Torre Marconi.
Qui, l’inventore Guglielmo Marconi effettuò alcuni esperimenti.
Questa è l’ultima traccia di un antico sistema di torri l’avvistamento, contro le incursioni dei pirati saraceni.
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Sestri Levante cosa vedere
Girando per il centro storico, sono anche da vedere la neoclassica basilica di Santa Maria di Nazareth, con l’altare dello scultore genovese Francesco Maria Schiaffino e il Santo Cristo a cui i sestresi sono molto devoti e il Palazzo Comunale.

Il Palazzo era già documentato nel 1675, come Palazzo del Vescovo e, conserva ancora oggi, gli spazi tipici di una residenza aristocratica barocca.

Dirigiamoci ora verso il mare, sul lato opposto alla Baia del Silenzio.
Qui si trova la celeberrima Baia delle Favole, con la grande ed accogliente spiaggia di sabbia, che in estate ospita numerosi stabilimenti balneari.
Venne così ribattezzata da Enzo Tortora, nel 1960, durante una puntata del programma Campanile Sera.
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3️⃣ Sestri Levante cosa vedere: Punta Manara e Punta Baffe
Lasciamo adesso il mare e saliamo in alto.
Ci dirigiamo sul promontorio di Punta Manara, che divide Sestri Levante da Riva Trigoso.
Qui, vi è una rete di sentieri ben segnati che permette – a grandi e piccini – di ammirare splendidi panorami e di compiere piacevoli e facili passeggiate.

L’estremità del Promontorio, raggiungibile a piedi, è denominata “il telegrafo” e si trova a circa 180 metri sul livello del mare.
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Fu anticamente un punto di avvistamento e, più di recente, sede del telegrafo ottico.
Da qui, lo sguardo spazia, dall’arcipelago toscano, fino alla Francia e, nelle giornate di tramontana, si può vedere distintamente anche la Corsica.

L’accesso più semplice, è dal centro storico, da Vico del Bottone.
Si prosegue in salita della Mandrella, avendo come segnavia due 🟥🟥 quadrati rossi pieni.
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Punta Baffe, si trova invece all’estremità orientale della Baia di Riva Trigoso.

Da qui, si può andare verso Casarza Ligure o seguire i due itinerari, uno più alto e uno più basso, che conducono a Moneglia.
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Ancora oggi, i segni sono ben visibili, ma alcuni lembi di vegetazione si sono salvati e, in alcune zone, la macchia mediterranea sta riprendendo possesso del terreno.

Il Sentiero più conosciuto e frequentato parte dal cimitero di Riva Trigoso, e porta alla torretta che, come quella di Punta Manara, era parte del sistema di avvistamento a difesa delle incursioni piratesche, costruito nel sedicesimo secolo.
▶ Per tutti gli altri sentieri, vi invitiamo a visitare la nostra sezione dedicata ai SENTIERI E LE GITE, dove troverete tantissimi altri percorsi, spiegati e illustrati nel dettaglio!
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