
Passo di Centocroci: perché si chiama così?
✅ Prima di iniziare con la lettura sul Passo di Centocroci, ti lasciamo qui sotto alcuni link davvero interessanti. Dai uno sguardo! 😉
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Tenetevi forte: la storia del Passo di Centocroci è veramente incredibile e anche.. parecchio cruenta! 🗡
Per prima cosa, ti diciamo come puoi raggiungere il meraviglioso Passo di Centocroci.
Vi consigliamo una visita, sia per il panorama, sia per i meravigliosi sentieri.
Passo di Centocroci – come arrivare
- Versante ligure: da Varese Ligure, invece di entrare nel borgo, girare in direzione del passo e percorrere la SS 523
- Versante emiliano: arrivati a Tarsogno (frazione di Tornolo), presso l’albergo Miramonti, girare a destra per la SS 523. Chi proviene da Borgotaro, percorra la SS 523 senza effettuare deviazioni.
Premessa
Quasi fino al termine del Medioevo, c’era una sola strada che attraversava e univa la Val Taro e la Val di Vara. Passava sul monte Lamba (l’odierno Centocroci) e sul Gottero, univa Borgotaro e Varese Ligure.
📜 Una leggenda, racconta che qui siano stati commessi efferati omicidi, per l’avidità di un monaco.
*Sono anche molte le storie che narrano di assalti da bande di briganti, ma noi ci soffermiamo per adesso sulla storia più “gettonata”.
✍ Secondo una cronaca del ‘500, il Passo di Centocroci, prende il nome proprio dai morti sepolti dal Monaco. Tante croci, per ogni corpo. Da qui, le cento croci.

La storia
I racconti riportano che intorno al 1469, gli abitanti di Varese Ligure, di Caranza (frazione di Varese Ligure) e della Val Taro, fecero costruire una chiesetta ed un ricovero, per dare assistenza ai viandanti. Era noto che Il percorso fosse meta preferita per gli assalti dei briganti.
✔ Questo “rifugio” venne affidato alla gestione di un uomo, chiamato il Monaco.
Visto il gran numero di persone che vi si fermava, venne deciso di ampliare la struttura, per poter accogliere più ospiti.
Il Monaco, più passavano gli anni, più diventava avido e cattivo. Si diceva, addirittura, che fosse consigliato dal diavolo. Iniziò così a derubare e ad uccidere gli avventori, per estorcergli 💰denaro.
I corpi, venivano gettati in un profondo pozzo, scavato dall’uomo, poco distante dal rifugio.
La Scoperta
Nessuno se ne accorse per molto tempo. Tutto cambiò, quando alcuni pastori notarono una cosa strana. I loro cani, attirati dal puzzo dei cadaveri, abbandonavano spesso i greggi, per affacciarsi sul bordo del pozzo. 🤔
I pastori, insospettiti, seguirono i cani e scoprirono, in fondo al pozzo, le decine e decine di corpi ammassati.

I Pastori, spaventati e all’oscuro di tutto, avvisarono proprio il Monaco di ciò che avevano visto.
Lui, li consiglio di andare a denunciare tutto alle autorità, per ricercare i colpevoli di questo terribile massacro.
I pastori fecero proprio come il Monaco aveva suggerito. Nella notte, lui invece fuggì con i tesori accumulati in quegli anni.
▶ I giorni successivi furono recuperate le salme. Il nome del passo Centocroci, nasce così.
Ogni corpo morto, si piantava una croce. Sino ad arrivare a ben 100 croci. 😥
I racconti, riportano che fu questo far cambiare il nome del monte, da Lamba a Centocroci.
Passo di Centocroci nel ‘900
Al Passo di Centocroci, si trova anche importante monumento, dedicato ai partigiani caduti nel corso della Seconda Guerra Mondiale appartenuti alla brigata Cento Croci.

La Cento Croci, era una famosa e ardita formazione partigiana, che sul finire del Gennaio ’45, si divise in due formazioni: la brigata garibaldina Cento Croci – operante nelle spezzino – e il raggruppamento brigate della Vecchia Cento Croci – operante nel parmense.
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