
Già moltissimi secoli fa, un detto popolare diceva: “Una hirundo non facit ver” – Una rondine non fa primavera.
In realtà, il vero significato morale di questo adagio è: non basta un solo segnale per trarre una conclusione. Ineccepibile, aggiungiamo noi.

La loro “fama” di essere abili nel prevedere l’arrivo della bella stagione, è sempre stata generalmente considerata casuale.
Quindi è un falso mito 🤔
Attenti però. Secondo un recente studio del Politecnico e dell’Università Statale di Milano, la rondine, in realtà, sfrutterebbe uno schema abitudinario per conoscere in anticipo le condizioni climatiche dell’area in cui torneranno a riprodursi.
Dati raccolti sulle migrazioni delle rondini in Europa nell’ultimo secolo, hanno spiegato questo “sistema”: le rondini svernano a sud del Sahara, ma in zone diverse, in particolare dove le temperature, nelle settimane precedenti il loro rientro verso Nord, sono correlate al clima che troveranno nelle varie aree di destinazione.
Questo permetterebbe loro di partire nel momento più adatto per la loro lunga migrazione – che dura molte settimane, con poche soste e percorrendo migliaia e migliaia di chilometri – trovando sempre il clima ideale all’arrivo.
Lo schema vale sia per le rondini che trascorrono l’inverno in Africa meridionale e migreranno verso il nord Europa, sia per quelle che svernano nell’Africa Equatoriale, dirette poi nell’ Europa del sud.