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Il nome “Rainusso” è sicuramente familiare ai cittadini di Santa Margherita Ligure, perché è legato al lungo viale che, dal lungomare, si dirige nella strada Aurelia, in direzione Genova.
▶ Inoltre, all’inizio e alla fine di questa strada – Viale Rainusso – sorgono due 🏢 costruzioni, donate alla città, proprio da Elia Rainusso: l’asilo municipale e il ricovero degli anziani. Proseguendo nella lettura, vi spiegheremo meglio.
Chi era Elia Rainusso?
Elia Rainusso era nato a Santa Margherita il 31 Ottobre 1829, da una famiglia di lavoratori. Da giovane si era imbarcato per la Sardegna, dove era rimasto per alcuni anni, lavorando come garzone presso un mugnaio (Ps: all’epoca, nel 1800, Santa Margherita non era ancora “Ligure” ed era sotto la giurisdizione di Rapallo).
➡ A quel tempo, molti liguri, emigrarono in Sud America, tentando la fortuna. Alcuni, soprattutto i più perseveranti e volenterosi, riuscirono a fare grosse fortune. Anche Rainusso, viaggiò, tra mille disagi, sino a Lima in Perù, dove già erano presenti molti Liguri.
In Perù, iniziò come garzone diventando poi negoziante, e quindi commerciante all’ingrosso e l’industriale.
Trascorse molti anni in Sud America, dove lavorò e 💰 risparmiò molto, riuscendo ad acquistare il Mulino “di Santa Chiara” fonte principale della sua ricchezza. Oltre che di agricoltura, si dedicò anche all’allevamento di 🐎 cavalli, tanto che il suo divenne uno dei più importanti d’Italia.
Elia Rainusso e l’amore per Santa Margherita Ligure
Nonostante la vita lo avesse condotto distante, Rainusso mantenne sempre vivo il suo grande 💙 amore per Santa Margherita, la sua città natale.
Nel suo ✍ testamento, indicò quali suoi eredi universali, tre istituti della cittadina: l’asilo infantile, quello delle Figlie della Provvidenza, e l’ospizio della vecchiaia. Scrisse anche che, non appena fosse avvenuto il suo decesso, la salma dovesse essere trasportata a Santa Margherita Ligure, nella tomba dove riposano i suoi genitori.
Morì il 17 gennaio 1906.