San Biagio protettore della gola – La Vera storia del Santo
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San Biagio era originario di Sebaste, in Armenia.
Dedicò la sua giovinezza agli studi, dedicandosi in particolar modo alla medicina.
Curava le infermità del corpo, e con la buona parola e con l’esempio cristiano, cercava pure di risanare lo spirito dei malati.
Quando morì il vescovo di Sebaste, Biagio venne eletto come suo successore: da quel momento la sua vita fu spesa per il bene dei suoi fedeli.
📜 A quel tempo, in Armenia, i Presidi Lisia e Agricola, proseguivano la persecuzione scatenata da Diocleziano e da Licinio.
Non appena Agricola prese possesso di Sebaste, si mise alla ricerca di Biagio, il vescovo di cui sentiva “continuamente parlare”.
Ma il pastore, per non lasciare i fedeli senza guida, si nascose in una caverna del monte Argeo. Rimase nascosto in quella caverna, in solitudine, vivendo in continua preghiera e continuando sempre il governo della Chiesa, con messaggi segreti.
Un giorno, però, un drappello di soldati (arrivati lì per altri motivi), giunse alla sua grotta e apprendendo che l’uomo era precisamente il “famoso” vescovo Biagio, lo arrestarono subito.
➡ Il tragitto dal monte alla città, fu un vero percorso tra due 🙌 ali di folla, perché il popolo venne a salutare colui che venerava.
Fra tanta gente, c’era anche una povera donna che, tenendo il suo bambino in fin di vita tra le braccia, scongiurava con molte lacrime il Santo a chiedere a Dio la guarigione del figlio.
Una spina di pesce gli si era fermata in gola e lo stava soffocando.
San Biagio, mosso a compassione di quel bambino, sollevò gli occhi al cielo e gli fece in fronte il Segno della Croce.
E il bambino immediatamente guarì…