
Vi presentiamo uno dei più famosi film polizieschi italiani, girato interamente in Liguria nel 1973, con Franco Nero.
La Polizia incrimina, la Legge assolve. Questa 📽 pellicola è legata indissolubilmente a Genova e al Tigullio. Più avanti, proseguendo nella lettura, capirete il perché. 😉
Trama
Il commissario Belli (Franco Nero), indaga sui loschi traffici della malavita tra Genova e Marsiglia, nei quali sono implicate due bande criminali rivali. Belli è sulle tracce del libanese”, che riesce ad arrestare dopo uno spericolato inseguimento, e che potrebbe rivelarsi prezioso per le indagini.
Dei killer, per impedirgli di parlare, lo uccidono in un attentato dinamitardo durante il suo trasferimento in questura, al quale il commissario riesce a scampare per puro caso.

A fare concorrenza al clan del vecchio boss Cafiero (Fernando Rey), è quello gestito dal potente e insospettabile industriale Franco Griva (Silvano Tranquilli). Avendo intuito che questi è sicuramente coinvolto nella vicenda, Belli riesce a convincere il suo più anziano e prudente collega, il commissario-capo Scavino (James Whitmore), che su tale individuo ha raccolto già un importante dossier, a consegnarlo alla magistratura.
Ma prima di poter presentare gli elementi raccolti all’autorità giudiziaria, Scavino viene ucciso, il giorno stesso in cui si stava recando dal magistrato. Il mandante dell’omicidio risulta essere il fratello libertino dell’industriale, Umberto Griva (Duilio Del Prete), che in seguito viene freddato anch’esso insieme all’amante.
Belli decide perciò di ricostruire il dossier sui Griva e di recarsi a Marsiglia per ottenere da Cafiero una soffiata sul traffico di droga internazionale. Per vendetta Griva fa aggredire la compagna di Belli e manda due killer ad uccidere brutalmente la sua figlioletta. Anche Cafiero verrà ucciso dai sicari di Griva, ma prima riesce a dare delle importanti informazioni a Belli.
Il commissario riuscirà a stroncare il traffico di Griva imbastito col Libano, grazie anche all’aiuto della polizia francese, riuscendo infine ad incastrare il boss arrestando in flagranza di reato il suo avvocato di famiglia, dopo una cruenta sparatoria tra polizia e trafficanti. Sulla spiaggia, solo, sconfortato e ricordando la sua defunta figlia, il commissario immagina la sua morte, pensando che prima o poi toccherà anche a lui.
🚨 L’inseguimento Genova – Tigullio 🚗 🚓
La Polizia incrimina, la Legge assolve. All’inizio del film vi è uno spettacolare inseguimento, lungo addirittura quasi otto minuti. L’inseguimento avviene in una soleggiata giornata invernale tra una Citroën DS ambulanza, utilizzata dagli scagnozzi del fuggiasco, ed una Alfa Romeo Giulia Super della Polizia, con il classico color verde oliva dell’epoca.
La lunga sequenza, inizia tra i capannoni del Porto di Genova a Sampierdarena, prosegue lungo la Sopraelevata, l’Autostrada A12 Genova-Livorno sino all’uscita di Recco, a Rapallo, finendo poi a Santa Margherita Ligure nel piazzale antistante la discoteca il “Covo di Nord Est“
Cerchiamo 🔎 di trovare qualche errorino qui e là.. 😉
▶ Solo piccolissime incongruenze geografica. Beh, siamo onesti, ci può stare, vista la lunghezza della 🎬 scena. Poi…diciamoci la verità: l’inseguimento è cosi bello e coinvolgente, che ci piace cosi come è. Imperfezioni comprese. 🔝
- Per quanto riguarda il Tigullio, notiamo che le macchine sono uscite dall’autostrada a Recco, si vedono “scendere” a Santa Maria del Campo (nel momento dello scontro con il camion – quindi provenienti da Ruta – poi bivio verso S. Martino di Noceto ), poi lungo la strada per San Massimo, poi a Santa Margherita Ligure. La strada a S. Massimo finisce, nella realtà, perciò sarebbe impossibile quel tragitto.
- A Santa Margherita Ligure invece, il percorso è quello della SS 227, verso Portofino. Qui è stato invertito qualcosina: le macchine sono oltre il “Covo” – poi si vedono prima del “Covo” – poi di nuovo dopo. Inoltre, c’è un brevissimo frammento di scena in cui una delle due macchine è stretta contro il muro. Muro che non esiste in riviera (e in tutta onestà non riusciamo a collocarlo, potrebbe essere un passaggio in Genova – centro città 🤔)
- Al momento dell’inversione, ci troviamo a Paraggi, proprio sul confine con Portofino (hanno fatto inversione proprio dal cartello!). Si vede chiaramente che la scena è stata fatta in due volte diverse. Infatti le due inversioni sono palesemente diverse.