
Gran Pavese: che cos’è? (Guida Completa)
✅ Prima di iniziare con la lettura del Gran Pavese, ti mettiamo qui sotto alcuni link davvero interessanti. Dai uno sguardo! 😉
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Avete presente quelle serie di meravigliose bandierine che spesso si vedono sulle imbarcazioni?
Ebbene, questa sequenza di colori è chiamata il “Gran Pavese” – o più semplicemente, “Pavese“.
Vi consigliamo di leggere sino in fondo, troverete tantissime curiosità. Iniziamo subito con una sorpresa..

Non è di origine “marinara”.. anzi!
Il Gran Pavese ha origine Lombarda! Strano come una consuetudine marinara, possa esser nata da una regione… distante dal mare. Eppure, è proprio così.
Il nome “Gran Pavese“, in effetti, farebbe pensare all’origine della provincia di Pavia (Pavia > Pavese). Sbagliato, ma non troppo.
Geograficamente non siamo lontani: è nato sul fiume Po, e, per la precisione a Casalmaggiore, in provincia di Cremona.
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Il nome è riconducibile ad una ⚔ battaglia fluviale, avvenuta sul Po, il 23 giugno 1431, proprio a Casalmaggiore: erano le guerre tra il Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia, per il controllo di alcuni territori dell’Italia Settentrionale.
E Casalmaggiore fu uno snodo strategico, oltre a risultare fatale per Venezia: la squadra navale del duca Filippo Maria Visconti di Milano, sconfisse 70 galee veneziane.

A guidare i milanesi era Pasino degli Eustachi, che arrivava da Pavia: da qui il nome “Gran Pavese” -inteso come Pasino, il Grande Pavese.
Al rientro dopo il trionfo, Pasino fece issare sulle navi di ritorno, tutti i vessilli e le bandiere delle barche veneziane distrutte, assieme alle uniformi degli ufficiali catturati.
Da quel momento, il Gran Pavese, nato a Casalmaggiore, si usa nei mari e nei corsi d’acqua di tutto il mondo.
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<C’è di più..
Pavese era anche lo scudo di forma allungata, fatto per proteggere tutto il corpo, che si poneva a difesa dei bastioni o delle murate delle navi. Era anche usato come motivo ornamentale, essendo dipinto con le insegne di cavalieri e signori presenti a bordo.
Questi scudi, di quella forma allungata, si fabbricavano a Pavia.
All’occorrenza, potevano servire anche da letto, se i guerrieri dovevano dormire sulla nuda terra.
Quando si usa il Gran Pavese?
Il Gran Pavese viene issato la prima volta, al varo dell’imbarcazione, poi solo nei porti. Non deve essere ❌ mai issato in navigazione.
In porto, può essere usato in occasione di importanti festività proprie o del paese ospitante e deve venire ammainato al tramonto come la bandiera nazionale. Si usa anche, quando una nuova barca fa il primo ingresso nel Circolo nautico di appartenenza, in occasione del matrimonio dell’armatore, o di una grande impresa, tipo l’Attraversata Atlantica o il Giro del Mondo – o di un’importante vittoria in regata.
Lo stesso Circolo può onorare un suo atleta, che ha conquistato un titolo con le derive o con un cabinato, issando il Gran Pavese, ben in vista sull’albero della terrazza dello Yacht Club.
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Quali sono le bandiere del Gran Pavese?
Le 40 bandiere del Gran Pavese – 26 alfabetiche, 10 numeriche, le 3 ripetitrici e l’intelligenza – non vanno disposte a caso, ma con un ordine ben preciso, un po’ complicato, che vi scriviamo poco più avanti.
E’ formato, da una o più serie di bandiere dei segnali del Codice Internazionale. Vengono inferite su sagole che si tendono da un albero all’altro, da prua a poppa.
L’ordine delle bandiere nel Gran Pavese, è codificato e, non tutte le bandiere del Codice Internazionale dei Segnali, sono utilizzate.
Con due serie di bandiere:
- 2ª Sostituta, Intelligenza, A, U, J, S, P3, R, L, T, H, P2, I, Y, V, N, P4, W, P, Z, K, P5, X, O, M, B, P1 (in posizione centrale). Poi B, M, O, X, P5, K, Z, P, W, P4, N, V, Y, I, P2, H, T, L, R, P3, S, J, U, A, Intelligenza, 2ª Sostituta.
Con una serie di bandiere:
- 2ª Sostituta, Y, W, U, S, P6, Q, O, M, P4, K, I, G, P2, E, C, A, P1 (in posizione centrale sotto la Bandiera Nazionale), B, D, F, P3 H, J, L, P5, N, P, R, P7, T, V, X, Z, Intelligenza
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Il Gran Pavese diventa… un complemento di arredo.
In questi ultimi anni, si assiste spesso ad un uso differente del Gran Pavese, che tende a spostarlo dalla sua originaria tradizione “di mare”, per “trasformarlo” in oggetto (d’arredo) terrestre.
Sia chiaro: non c’è niente di male.
Spesso viene issato, nelle spiagge e nelle feste dei borghi marinari, nelle inaugurazioni di bar e ristoranti, nelle feste private nei giardini delle abitazioni.
Addirittura, talvolta, viene usato all’interno dei negozi e delle attività commerciali, come ad aggiungere una “nota di colore e allegria” all’ambiente.
Cambia il contesto, ma non cambierà mai l’originale significato. Il Gran Pavese è – e resterà sempre – sinonimo di gioia, felicita e festa!
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