Cosa significa il termine “ZIMINO”?
Il termine “ZIMINO” come molte altre parole dialettali genovesi, deriverebbe dall’arabo “as-seminu” significa infatti in arabo “salsa densa”.
Tutto l’opposto però, del genovese “a zemin”, che vuol dire cuocere con un composto vegetale cotto, assai morbido: una zuppa di verdure – bietole, ceci, carciofi, fagioli – spesso conditi con aglio funghi secchi e concentrato di pomodoro.
L’ideale completamento alla bontà, in questo caso, delle seppie.
Una volta, le preparazioni “in zimino” erano di casa presso ogni strato sociale. Non esisteva trattoria genovese che non avesse le seppie in zimino nella lista del giorno.
A ben guardare, questa era una pietanza facilmente riproducibile anche a bordo. I legumi ed i funghi erano infatti leggeri e facilmente trasportabili; il concentrato di pomodoro veniva stoccato in pani.
Questa zuppa, insieme alle gallette, ancor oggi chiamate appunto “del marinaio”, grazie alle proteine fornite dai legumi – e magari con l’aggiunta di qualche pescata fortunosa – costituiva un lauto pranzo.